“Ho scoperto che Dio mi ha dato il dono della musica... ”
Don Gaetano va in giro con in mano un piattino pieno di cenere. Ha cominciato a distribuirla nelle case
la sera prima, e altri abitanti di Fossa lo attendono durante la mattinata.
E' impossibile non vederlo,
anche perché don Gaetano Anyanwu è nigeriano. Quando arriva il camper del Centro si ferma e si unisce al
gruppo che sta facendo un giro nel nuovo nucleo abitativo del paese. Lo fa per mostrare con orgoglio la
sua chiesa, costruita grazie alle donazioni. Quella vecchia l'ha dovuta abbandonare, e come lui quasi tutti
gli altri residenti, perché terremoto e frana hanno reso zona pericolosa il nucleo antico di Fossa.
E' bella, grande, luminosa e pulitissima grazie alle cure di Angela, la sagrestana. Al centro c'è un
Cristo in croce fatto di legno da fare invidia a qualche chiesa più antica e artistica.
Nel riquadro sopra puoi vedere alcuni momenti della mia vita...
E' l'unico pezzo rimasto dopo la sisma della croce che
campeggiava nella vecchia chiesa. «Rappresenta le sofferenze e le ferite che devono patire gli uomini.
Tutti gli uomini» dice. In particolare quelli di Fossa. «Il Signore ci ha messo a dura prova ma la nostra
comunità sta reagendo e la vita piano piano è ripresa.
Il 6 aprile 2009 ? Sì ero qui, ho avuto paura
e siccome ero solo ho abbracciato la mia chiesa e poi, fuori, gli amici, i vicini. Un attimo terribile».
Parla con un filo di voce e lentamente ma si capisce che è un tipo tosto. Quando è arrivato in Italia,
mentre studiava in seminario, è andato a raccogliere pomodori con altri extracomunitari.
Tutti lo ricordano quando, nel novembre 2009, consegnò un crocifisso a Berlusconi (in visita a Fossa)
per manifestare il suo dissenso contro la sentenza della Corte europea che ne vietava l'affissione
nelle aule scolastiche.
Mi esibisco in varie parti d'Italia con un gruppo di gospel:
«Ho scoperto
che Dio mi ha dato anche questo dono e con la nostra musica cerchiamo di trasmettere pace e serenità
interiore. E vedo che le persone che vengono ad ascoltarci escono contente.»
Questo è il nostro obiettivo.
Magari è una cosa piccola ma credo che seminando le piccole cose possano nascere grandi gioie.